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Finalmente sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti

Finalmente sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti

14 settembre 2021

Da oggi sono ufficialmente iscritta all’Ordine dei Giornalisti.

In realtà la decorrenza esatta è dal 3 maggio 2021, ma la spiegazione è un po’ lunga, come la trafila per poter arrivare a questo traguardo.

Oggi è il giorno in cui ho in mano finalmente l’ambito libretto con la mia foto e il numero che registra la mia iscrizione all’OdG.

 

Un libretto piccolo e rosso scuro, simile a quello che avevo all’università (chi ha fatto lo IUAV può capirmi). E come a quel tempo mi sento con in mano tante idee e progetti.

Ce l’ho fatta! Ce ne ho messo di tempo e il sorriso è bloccato sul mio viso.

Devo tutto a mio marito che mi su&so-pporta e a chi ha creduto in me aprendo le proprie porte per raggiungere questo traguardo da tanto cercato e desiderato.

Grazie! Grazie e grazie! E avanti! Verso nuovi passi.

10 musei da visitare con un click

10 musei da visitare con un click

Visitare un museo senza alzarsi dal divano

Vediamo quali musei e come fare.

Musei aperti virtualmente e chiusi fisicamente.

È giunto il momento di impegnarsi tutti quanti per il bene comune, non solo proprio. La forza nel reagire alla diminuzione del contagio al COVID-19 è nella consapevolezza e azione di #iorestoacasa.

Foto di Sound on – Pexels

Il nostro mondo è la nostra casa che tra i vari impegni domestici è utile e necessario continuare a lavorare, aggiornarsi, studiare ma anche divagarsi. Le passeggiate sono sconsigliate. E per fortuna la cultura non si ferma e grazie alla tecnologia va oltre ai confini fisici e strutturali.

Così, attraverso il digitale e internet è arrivato un servizio interessante: poter visitare le sale espositive di grandi musei del mondo, attualmente molti di questi sono chiusi, comodamente sul proprio divano (in totale sicurezza) e con un semplice click.

 

Ecco i 10 musei in tutto il mondo disponibili per delle visite virtuali:

1. Pinacoteca di Brera
Milano, Italia

La Pinacoteca di Brera è una galleria nazionale d’arte antica e moderna, specializzata in pittura veneta e lombarda, con esposte importanti opere in tutto il mondo come il ‘Cristo morto’ di Andrea Mantegna. Sita nel cuore di Milano, nelle vicinanze del Teatro La Scala, è uno dei complessi più grandi della città meneghina con oltre 24000 mq di superficie.

Foto di C. Cagnin – Pexels

2. Galleria degli Uffizi – Firenze, Italia

Cito dalla didascalia del link video su YouTube di TurismoItaliaNews

 “L’obiettivo è tenere compagnia, nel segno della grande arte, a tutti coloro che restano in casa per aiutare la campagna di prevenzione del contagio da Coronavirus. Ogni giorno, sui profili Instagram e Twitter degli Uffizi, verranno pubblicate foto, video e storie dedicate ai capolavori custoditi nella Galleria delle Statue e delle Pitture, in Palazzo Pitti e nel Giardino di Boboli…”

  • Sede: Piazzale degli Uffizi, 6
    50122 Firenze
  • Sito web: uffizi.it

3. Musei Vaticani
Roma, Italia

I Musei Vaticani sono il polo museale della Città del Vaticano nella città di Roma.

Foto Wikipedia

4. Museo Archeologico
Atene, Grecia

Il museo nazionale di archeologia di Atene è uno dei più importanti musei al mondo, oltre ad essere il più grande museo della Grecia, ricco di opere e testimonianze dell’arte ellenica.

Foto di Hert Niks – Pexels

5. Prado
Madrid, Spagna

Il Museo del Prado è una delle pinacoteche più importanti del mondo e si trova nel centro storico della capitale spagnola.

  • Sede: Calle de Ruiz de Alarcón, 23
    28014 Madrid, Spagna
  • Sito web: museodelprado.es

Foto Wikimedia

6. Louvre
Parigi, Francia

Il museo del Louvre di Parigi è uno dei più celebri e grandi musei del mondo. Si stima essere il primo nella lista dei musei più visitati con una media di 10 milioni di fruitori l’anno. Si trova sulla “rive droite” e nel I arrondissement, tra la Senna e Rue de Rivoli. Nelle sue vicinanze c’è il Musée National d’art moderne – Centre Pompidou, opera architettonica dell’archistar Renzo Piano e sede operativa di Christine Macel, curatore capo che nel 2017 ha curato la 57. Esposizione Internazionale Arte di Venezia.

  • Sede: Rue de Rivoli
    75001 Parigi, Francia
  • Sito web: louvre.fr

Foto di Timea Kadar – Pexels

7. British Museum
Londra, Regno Unito

Il British Museum è uno dei più importanti musei al mondo con una collezione incredibile di reperti archeologici e capolavori di arte classica.
Il museo fa già parte di un progetto di tour virtuali in partnership con Google Cultural che si chiama
Museum of the World.

  • Sede: Great Russell St, Bloomsbury
    London WC1B 3DG, Regno Unito
  • Sito web: britishmuseum.org

Foto di sl wong – Pexels

8. Metropolitan Museum
New York, USA

Il Metropolitan Museum of Art, detto anche “The Met”, è uno dei più grandi ed importanti musei degli Stati Uniti. Si trova nella Grande Mela sul lato orientale del Central Park, che viene chiamato il Museum Mile.

Foto Pixabay

9. National Gallery of Art
Washington, USA

Il museo ha una raccolta di quasi 700 anni di storia di arte, che va da quella europea a quella del Nuovo Mondo.

  • Sede: Constitution Ave NW, Washington
    DC 20565, Stati Uniti
  • Sito web: nga.gov

Foto Wikimedia

10. Hermitage
San Pietroburgo, Russia

L’edificio del Museo statale Hermitage, in origine era parte della reggia imperiale, che alloggiò per ben due secoli le famiglie degli zar Romanov, fino al 1917, anno dell’inizio della Rivoluzione d’Ottobre.

  • Sede: Palace Square, 2
    St Petersburg, Russia, 190000
  • Sito web: Hermitage

Foto di Gorbachevsergeyfoto – Pixabay

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Intervista a Pamela Barsky

Intervista a Pamela Barsky

Slogan da pochette

Pamela Barsky e le sue creazioni tra arte e fashion.
Borsette da gadget feticista sulle quali c’è sempre una frase, che sia dedicata alla sua città del cuore, New York o in stile battuta ironica che rispecchia le nostre nevrosi quotidiane.

Città

New York

Opening e Date

Shop online H24

Adatto a:

quasi tutte le età

Genere

Gadget

Introduzione

Come ho scoperto Pamela Barsky

Merito di Instagram

Quando hai un account in Instagram (il mio è @luciapecoraro_ – nel footer puoi vedere già una preview) e un po’ di tempo per il “cazzeggio” nel feed e nella sezione Proposte di altri profili che inizi a seguire, scopri un mondo bellissimo fatto di persone, stili e realtà che spesso non ci s’immagina.
Appassionata di arte e in quel giorno di illustratori, mi è capitato di imbattermi in Pamela Barsky e subito ho voluto conoscerla!

Gli ingredienti che mi hanno fatto ingolosire e che ho chiesto in un’intervista alla designer di borsette più cool di New York.
Immaginando lo stile di vita nella metropoli di New York e al condizionamento della comunicazione digitale nel quotidiano, com’è il tuo atteggiamento nei confronti di Social Network? In particolare di Instagram, dove ti ho trovata!

Per lo più io uso Instagram dove ho molti seguaci, ma ultimamente, penso davvero che il suo impatto sia negativo. Tempo fa quando pubblicavo un nuovo prodotto, vedevo un aumento immediato delle vendite online e delle persone che entravano nel negozio con riferimento la foto vista sul social. Ma la maggior parte si fermava lì.

Cosa ne pensi dell’influencer marketing e per il tuo lavoro queste nuove figure professionali possono avere un valore aggiunto al tuo business o consideri sia sufficiente lavorare con costanza e dedizione al tuo account?

Personalmente, penso che gli influencer siano “bs-” (porcheria). Tutti sanno quanto viene pagato un post e questo non è una prerogativa dove mi piace investire denaro. Detto questo, ho avuto un’enorme crescita di follower quando gli utenti popolari o famosi hanno pubblicato le nostre cose, ma la soddisfazione è che a loro piacevano davvero.

Cos’è Arte o Creatività?

In realtà non ci penso o almeno in questo modo.
La creatività governa tutto ciò che faccio. Cercare di definirla è come cercare di rimuovere un ciglio dal tuo occhio. Più cerchi di vederlo o di individuarlo, più è difficile da trovare.
Sono orgogliosa di dire che non ho mai preso una decisione aziendale che non fosse una decisione creativa.

Come è nato il tuo marchio?

Ho disegnato prodotti da quando avevo dieci anni, forse ancor più giovane. Le mie borse sono nate perché non volevo più sollevare pesanti scatole di libri, il mio ultimo prodotto era un diario a tema e volevo progettare qualcosa di più facile soprattutto che pesasse un po’ meno sulla mia schiena. Sebbene amante della moda, non sapevo nulla del cucito e dovevo solo capirlo.

Qual è la tua borsetta più preziosa e tra le tue borse qual è la tua preferita?

Colleziono borse vintage di Roberta di Camerino e sono innamorata di una borsa vintage di Louis Vuitton dalla forma insolita. Della mia stessa linea, adoro la borsa in pelle.

Per le frasi che scrivi sulle tue borse, dove trovi l’ispirazione?

Sono stata una scrittrice per tutta la vita. Per una scrittrice non è difficile: hai solo bisogno di continuare a riorganizzare le parole finché non ti dicono qualcosa di intelligente.
Ci sono idee dappertutto, devi solo prendere il tempo per raggiungerle e afferrarle.

Progetti per il futuro o sogni nel cassetto?

Sto lavorando ad alcuni nuovi fermacarte in plexiglass. Ma mi piacerebbe davvero aprire una gelateria.

Qual è il tuo rapporto con la città di New York? Cosa c’è di speciale?

Mi sono trasferita a New York perchè mi sono innamorata di mio marito che viene dal Brasile e adora New York più di ogni altra cosa. Anche se ho sempre sognato di vivere a New York quand’ero giovane, la prima volta che mi sono trasferita qui, me ne sono andata perché era troppo difficile viverci. Sono ritornata con un po’ di saggezza e mi ha dato la possibilità di vivere in questa città con più facilità. Ho un rapporto di odio e amore con New York. Amo il cibo, l’eccitazione, lo shopping, la moda, ma ad essere onesti, la vita è stata molto più semplice a Los Angeles.

Cosa non ti stancherà mai?

Il gelato soft-service.

E di cosa ti sei stancato?

Della pulizia. Non sono così “big” nelle faccende domestiche.

Sei mai stata in Italia? E se sì, ne hai conservato un souvenir (culturalmente parlando)?

Amo l’Italia e spero di visitarla ancora e ancora. Caccio e pepe a Roma è stato il migliore che abbia mai avuto. Infatti, dalla mia prima visita, ho praticamente smesso di mangiare la pasta a New York. Essendo un’appassionata di moda, adoro Milano, in particolare la possibilità di trovare il quasi impossibile. Ricordo di un negozio dove avevo trovato la migliore collezione di vintage firmata che avevo mai visto.

Tutte le immagini riferiscono al sito di pamelabarsky.com

Pamela Barsky

Adorabile, ironica e concreta, come le sue citazioni.
Un regalo, gadget o souvenir da prendere se vi capita di passare a New York o nel suo sito web.
  • Indirizzo: 568 Broadway, New York, NY 10012
  • Sito web pamelabarsky.com
  • Costo medio $ 16,50

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Un caso di successo l’account Instagram @MaurizioCattelan

Un caso di successo l’account Instagram @MaurizioCattelan

Che cos’è il genio?

È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione.

(Cit. Amici Miei, Film del 1975 diretto da Mario Monicelli)

Più di 152k follower in Instagram (in continua crescita)

E una sola foto al giorno

Si chiama ‘The Single post Instagram’ ed è il sottotitolo dell’account di uno degli artisti italiani più quotati nel mercato dell’arte contemporanea internazionale.

Parliamo del geniale e provocatorio, Maurizio Cattelan (@mauriziocattelan in IG), che pubblica una foto per sole 24 ore per poi cancellarla e sostituirla con una nuova.

Maurizio Cattelan è Social

Secondo una dichiarazione di Marian Goodman, la galleria di Manhattan, New York di riferimento dell’artista, è lo stesso Cattelan a gestire l’account…
Anche lui come molti artisti hanno deciso di servirsi di Instagram, uno dei social media più utilizzato al mondo (800 Milioni Utenti Attivi – aprile 2017) come bacheca di lavoro o meglio artwork virtuale e, nel suo caso, dal portfolio singolo e quotidiano.
Cattelan, infatti, utilizza il suo profilo come opera d’arte, creando un alto coinvolgimento di pubblico che, incuriosito, cerca di non perdersi l’immagine del giorno successivo.

Cattelan” per Stupéfiant!, la rivista culturale presentata da Léa Salamé.

L’account @mauriziocattelan

È una furba maniera per non lasciare tracce sulla rete? Parliamo di strategia artistica? O di puro divertissement dell’artista nei confronti dei social network?


Anche perché si sa, Instagram vive di condivisioni di immagini e allora perché cancellarne l’archivio o più propriamente definito “Gallery”?

Sarebbe divertente fare un’analisi in modalità “critico d’arte” piena di voli pindarici, polemiche o elogi. Personalmente trovo l’idea molto originale e anzi credo che Cattelan abbia mirato a segno sul principio del ‘Mi piace’ o del ‘Follow me’, perchè con questo suo mood del comparire con una fotografia per un giorno soltanto e poi scomparire, punta dritto sull’attenzione mnemonica e sull’aspettativa.
 Valori che per un social network sono le basi per suscitare interesse e acquisire reputazione, sempre on line. Mentre per la sfera artistica sono sinonimo di successo, perché generano riconoscibilità e quindi, apprezzamento al genere o allo stile dell’artista, che mantiene uno sguardo attento verso un mercato in continuo divenire ed avido di novità.

L’arte alla Cattelan

Le sue opere d’arte sono apprezzate in tutto il mondo, non a caso è uno dei più importanti artisti italiani in attività, e sono cariche di emotività capaci di provocare curiosità e scandalo in un’epoca ormai abituata a vedere e ad avere tutto alla portata di un clic.
L’ironia probabilmente è la componente jolly dell’arte di Cattelan, ma è la beffa a rappresentare la sua massima forza. Ricordo per esempio l’intervista a Flash Art nel 1998 in cui aveva risposto con frasi di altri artisti o nel 2001 per un’intervista video ad una televisione svedese, in cui nelle sue vesti si era presentato Massimiliano Gioni, all’epoca giovane curatore e critico d’arte, oggi Direttore del New Museum di New York …

E Cattelan impazza sui Social

“”Tra le tante provocazioni, che più mi hanno colpito, vorrei citare il bagno d’oro al Guggenheim di New York: un sanitario d’oro a 18 carati, che può essere, oltre che ammirato, anche usato dai visitatori. Basta avere il biglietto della mostra!

Il water d’oro sostituisce il comune gabinetto in ceramica del bagno unisex della struttura museale ed è, come spiegano i curatori dell’installazione
“un’opportunità unica e intima di ritrovarsi faccia a faccia con l’arte”.

Cattelan continua ad affascinare il suo pubblico (me compresa) o più propriamente i suoi Seguaci, se continuiamo a usare il linguaggio dei social, con le sue vive e ironiche provocazioni sempre in equilibrio tra arte contemporanea e comunicazione di massa.

Il wc d’oro di Cattelan al Guggenheim di New York

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