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I Maestri d’Arte europei in mostra a Venezia

Un’anticipazione sulle eccellenze artigiane di tutta Europa da vedere a settembre dopo la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

(Foto di copertina Discovery and Rediscovery – Take a trip into the true culture of luxury as you discover and rediscover the hidden talent, mastery and artisans behind some of the world’s most deluxe creations. Lesage © Lesage by Press Kit agence 14 septembre)

Sede

Fondazione Giorgio Cini a Venezia

Periodo

Dal 14 Settembre 2018 al 30 Settembre 2018

Ente promotore

Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship

Un omaggio alla resistenza concreta contro l’automazione

Homo Faber

Fra tre mesi esatti (fino al al 30 settembre) è in mostra a Venezia, Homo Faber, che non è il film tratto dall’omonimo libro di Max Frisch, ma la prima grande esposizione dedicata alla maestria artigiana europea.

Un evento di rilevanza internazionale volto alla celebrazione dell’estro creativo e del talento manuale, sia contemporaneo che tradizionale, unito al mondo del design, in dimostrazione di un falso immaginario ancor oggi radicato nella massa dei giovani e giovanissimi (super tecnologici), come quello raffigurato in Geppetto di ‘Le avventure di Pinocchio’ scritto da Carlo Collodi.

Venetian Way – A photographic exhibition, exploring master artisans’ ateliers from the Veneto region. Photographed by Susanna Pozzoli. Curated by Denis Curti.
Venetian master woodcarver, Bruno Barbon.
© Susanna Pozzoli Press kit bt agence 14 septembre

Il progetto sostenuto da Michelangelo Foundation, negli spazi della Fondazione Cini di Venezia con ’Homo Faber: Crafting a more human future’, ci dà modo di approcciarci ai mestieri d’arte attraverso dimostrazioni dal vivo in cui ammirare gli artigiani all’opera, un programma di conferenze sul tema della creatività e dell’artigianalità e persino delle incursioni nelle botteghe degli artigiani grazie alla realtà virtuale, filmati immersivi e fotografie d’autore, in adeguamento ai linguaggi espositivi odierni.

L’obiettivo è far conoscere una realtà viva e produttiva che si alimenta di ricerca, pazienza, sperimentazione e creatività, ma anche di digitale, se necessario per migliorare l’opera e non per rimpiazzarla. Un lavoro in cui le mani sono lo strumento fondante a generare eccellenze: dal gioiello alle biciclette su misura, dai pizzi, orologi fino agli oggetti più rari e preziosi.

Il Comunicato Stampa dell’evento riporta:
La Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, istituzione con sede in Svizzera che si dedica alla promozione della maestria artigiana a livello internazionale, annuncia il primo grande evento culturale dedicato ai mestieri d’arte in Europa, che avrà luogo a Venezia a settembre del 2018. Istituita per dare impulso all’alto artigianato ed incoraggiare un movimento culturale che valorizzi i principi insiti nei mestieri d’arte, la Michelangelo Foundation collabora fattivamente alla diffusione, tutela e trasmissione dell’artigianalità d’eccellenza.
Come il nome suggerisce, la Michelangelo Foundation concentra i suoi sforzi nell’avvicinare i mondi della progettazione e dell’alto artigianato, del design e dei mestieri d’arte, al fine di assicurarne la futura sopravvivenza. La spettacolare ed inedita esposizione, realizzata dalla Michelangelo Foundation per celebrare la maestria artigiana europea, si svolgerà a settembre 2018.
L’evento si svilupperà lungo un suggestivo ed affascinante percorso all’interno della Fondazione Giorgio Cini, noto polo culturale internazionale, con sede a San Giorgio Maggiore, Venezia.

Homo Faber si dipanerà attraverso il complesso di spazi espositivi della Fondazione Giorgio Cini, che comprendono una serie di edifici di particolare rilevanza storica e architettonica. Con le sue raffinate opere e innovative installazioni, l’esposizione occuperà gallerie, biblioteche, chiostri e l’ex piscina, alternando raffinati oggetti e artigiani, intenti a realizzare le loro creazioni dal vivo. Coprendo una superficie di ben 4.000 metri quadri, Homo Faber sarà la più grande mostra mai realizzata presso la Fondazione Giorgio Cini e offrirà ai visitatori, l’opportunità di accedere a spazi che normalmente non sono aperti al pubblico.

Concepito da un selezionatissimo team di progettisti, curatori e architetti di fama mondiale, Homo Faber si pone l’obiettivo di porre sotto i riflettori, il meglio della produzione artigianale europea, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e memorabile. Homo Faber si avvale della collaborazione di una squadra d’eccezione, che annovera personalità di spicco quali Michele De Lucchi, Stefano Boeri, India Mahdavi, Judith Clark, Jean Blanchaert e Stefano Micelli, i quali infonderanno alla mostra una straordinaria creatività ed energia.
All’organizzazione collaborano i partner della Michelangelo Foundation che ne condividono la visione: la Fondation Bettencourt Schueller, il Triennale Design Museum e la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

L’esposizione presenterà un’ampia selezione di materiali e discipline, dal gioiello alle biciclette su misura, dalle competenze artigiane che stanno scomparendo ad alcuni degli esempi più rappresentativi dei mestieri d’arte a livello europeo. L’appassionata fede nel potere e nel valore del più puro impegno dell’uomo, alimenta Homo Faber. L’esposizione è pensata come un’esperienza coinvolgente: il pubblico potrà parlare agli artigiani, entrare virtualmente nelle botteghe dei maestri, osservare i restauratori all’opera, immergendosi così nel mondo dell’eccellenza artigiana. Un mondo che si fonda sulla connessione tra mano, testa e cuore, per creare opere autentiche il cui valore si perpetua nel tempo.

Creativity and Craftsmanship – Find out what happens when extraordinary artisans encounter talented designers to shed light on things. Marble mosaic by Giulio Candussio © Giulio Candussio Press Kit by agence 14 september

Franco Cologni, co-fondatore della Michelangelo Foundation, spiega:

«Per questa manifestazione abbiamo scelto Venezia, baluardo di cultura, di arte e di eccellenze artigiane, nonché luogo di impareggiabile bellezza. Venezia continua a essere, oggi come in tutto il corso della sua storia, un centro nevralgico di scambi e connessioni».

L’evento si terrà in concomitanza con la Biennale di Architettura di Venezia, offrendo così a influencer e tastemaker internazionali un originale e stimolante punto di vista sui mestieri d’arte e la creatività. Johann Rupert, co-fondatore della Michelangelo Foundation, afferma:

«L’espressione Homo Faber, originariamente coniata nel Rinascimento, coglie ed esalta l’incommensurabile creatività dell’uomo. L’esposizione fornirà una panoramica sul meglio dei mestieri d’arte europei, e al tempo stesso porrà l’accento su un aspetto meno evidente: quello che gli esseri umani sanno fare meglio delle macchine».

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Fonte presa da Designatlarge.it sull’allestimento previsto per

“Homo Faber” a Venezia

«Entrando si arriverà al Chiostro dei Cipressi dove la giovane fotografa Susanna Pozzoli – che lavora in analogico – ha reso omaggio al territorio ritraendo venti botteghe, atelier o piccole imprese di Venezia e del Veneto che lavorano il vetro, il legno, la foglia d’oro, il mosaico… tutti i mestieri del territorio. Non per santificarle ma per mostrare che non c’è un solo modo di intendere il lavoro artigianale. Poi la mostra Natural Talent di Creative Academy – la scuola del gruppo Richemont – mostrerà cosa accade quando il design giovane incontra la maestria degli ebanisti lombardi. Nella sala del Cenacolo Palladiano, Michele De Lucchi ha reclutato 8 designer perché, lavorando con un artigiano ciascuno, realizzassero una fonte luminosa: lo scopo, ovviamente, è quello di mostrare il rapporto tra design e mestieri d’arte e di farlo attraverso nomi autoriali (Ingo Maurer, Martine Bedin, Adam Lowe, Ugo La Pietra, Alfredo Häberli, Piotr Sierakowski, Oscar Tusquet Blanca and Marcel Wanders). Nella sala del Chiostro dei Cipressi racconteremo il lavoro della Fondation Bettencourt Schueller che premia i mestieri d’arte francesi: cosa significa davvero scegliere e sostenerli, come si coglie la qualità in un oggetto artigianale. Sarà un’installazione con effetto tellurico, con bellissime storie di vita. Un’altra sala a grande impatto esperienziale sarà quella detta “delle Fotografie” dove la Fondazione Michelangelo racconterà 14 mestieri rari, cioè ridottissimi a livello numerico non solo nel paese in cui li abbiamo scovati ma in tutta Europa: come l’intarsiatore di pietre dure di Firenze, l’automatier svizzero (che costruisce gli automi), il costruttore di organi gotici tedesco, la giovane svedese che produce stufe in ceramica tradizionali. Per far entrare il visitatore nei loro mondi, li abbiamo ricreati: con installazioni audio-video e con 4 postazioni di realtà virtuale, un vero e proprio viaggio negli atelier, con effetto sorpresa.

 

Al primo piano, Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum, allestirà una grande sala con i 50 vasi più iconici del craft del XX e XXI secolo mentre davanti alla biblioteca presenteremo Doppia Firma, lo stesso concept che vedremo già al Fuorisalone di Milano a Villa Mozart: 13 designer lavoreranno con 13 artigiani veneti nella realizzazione di oggetti ad hoc. Nella Sala degli Arazzi, il gallerista Jean Blanchaert e l’architetto Stefano Boeri metteranno in scena un viaggio nel cuore dell’artigianato europeo attraverso 150 oggetti e sei maestri d’arte al lavoro durante la mostra. Mentre chiuderà l’esposizione un’enorme imbarcazione realizzata a più mani da artigiani gallesi, veneziani e svizzeri, riempita di vetro colorato . Nel padiglione delle Capriate (curato da Stefano Micelli) ci saranno i maestri dell’arte del trasporto: piccoli atelier con il riparatore di Ferrari, il costruttore inglese di bici, quello di elicotteri e tanti altri tutti al lavoro. Nella Ex Piscina Gandini, la curatrice e docente di Fashion and Museology al London College of Fashion, Judith Clark, creerà un percorso (fatto di sali-scendi, dentro e fuori dalla struttura della vasca) attraverso il legame tra la lavorazione dei materiali e la realizzazione finale degli abiti.

 

La Sala del Convitto permetterà la riscoperta di quello che è alla base del lusso: 22 maison (famosissime e poco note) mostreranno come utilizzano la maestria degli artigiani all’interno di processi industriali. Si va da Cartier a George Cleverley London, da Santoni a Smythson, dalle ricamatrici di Madeira alle ragazze che hanno riportato in vita Duvelleroy, il produttore di ventagli dei re – solo per citarne alcune. Presso le Fondamenta sarà ormeggiato Eilean, lo yacht restaurato da Officine Panerai, per scoprire i mestieri del mare. Nella Sala Carnelutti India Madhavi mostrerà come il lavoro dell’interior designer non potrebbe arrivare alle altezze di oggi senza il contributo di stuccatori, mosaicisti, costruttori di specchi, lavoratori di alabastri, tappezzieri etc: tutte queste maestrie verranno messe in mostra attraverso una serie di carrousel da attraversare in prima persona. Mentre nella Sala del Piccolo Teatro, una squadra di restauratori di Open Care di Milano guidati dalla curatrice Isabella Villafranca Soissons eseguirà dal vivo una serie di lavori di restauro, su opere d’arte tradizionali e contemporanee».

Venezia, il compendio dell’artigianato in Europa

16 stanze, ognuna con la propria storia, allestimento e curatore, in un percorso dinamico di 4mila .

Inoltre, durante la durata della mostra, 105 studenti di scuole d’arte europee lavoreranno come “Ambassador” per fornire spiegazioni al pubblico.

Restoring art’s masters – Discover a workshop where expert artisans are breathing new life into works of art both traditional and contemporary.

Imagined by Isabella Villafranca Soissons. Highly specialized restauration techniques carried out by Open Care. Andrea Chisesi © Open Care

Press Kit by Agence 14 September

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